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Aree di emergenza

In aderenza con quanto previsto dalle Indicazioni Operative del Capo del DPC del 31 marzo 2015, il presente Piano individua le aree di emergenza di protezione civile, classificandole secondo le finalità cui sono destinate in:

Le aree di emergenza sono localizzate in siti non soggetti a rischio evitando, ad esempio, le aree alluvionali, le aree in prossimità di versanti instabili, di crollo di strutture attigue, a rischio d’incendi boschivi e di interfaccia. Per quanto concerne l’ubicazione, le aree di emergenza sono situate in prossimità di un nodo viario di grande scorrimento e sono facilmente raggiungibili anche da mezzi di grandi dimensioni. Le aree hanno una dotazione minima di urbanizzazioni e dotazioni infrastrutturali come reti idriche, elettriche, smaltimento delle acque reflue, reti per telecomunicazioni e reti di illuminazione pubblica.

I soggetti responsabili dell’attivazione, ovvero della manutenzione ordinaria al fine di rendere immediatamente utilizzabili le aree di emergenza sono i Responsabili della Funzione Tecnica e di pianificazione e della Funzione Servizi essenziali e attività scolastiche.

Le aree di emergenza sono associate a dei contesti cittadini in modo da essere distribuite sul territorio in maniera omogenea, in funzione dei rischi analizzati nel Piano; i contesti cittadini presi in considerazione sono:

  • Città Nuova – CN;
  • Città Vecchia – CV;
  • Lama – LM;
  • Lido Azzurro – LA;
  • Paolo VI – PVI;
  • Talsano – TS;
  • Tamburi – TB;

Come è ormai prassi consolidata nella pianificazione di emergenza, per la rappresentazione delle aree di emergenza abbiamo usato la seguente scala cromatica:

  • VERDE, per le aree di attesa della popolazione
  • ROSSO, per le aree di assistenza della popolazione
  • GIALLO, per le aree di ammassamento soccorritori e risorse
  • AZZURRO, per le zone di atterraggio in emergenza
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